Ennesima tappa della persecuzione delle Procure nei confronti di Berlusconi per il quale è stata chiesta una perizia psichiatrica. E la difesa al presidente di Forza Italia arriva da sinistra…
Ho letto, anzi ho divorato tutte le ultime dichiarazioni di Piero Sansonetti, il direttore del quotidiano Il Riformista. Perché questo giornalista ha speso parole pesanti contro i pm del processo Ruby ter che hanno chiesto una perizia psichiatrica illimitata al presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi. Sansonetti è stato direttore de L’Unità e anche di Liberazione, il quotidiano di Rifondazione comunista, difficile dunque pensare a un giornalista più a sinistra di lui in Italia, eppure dice cose che molte persone moderate o di destra non dicono. “Tra i pm ci sono delle belve che danno la caccia a Berlusconi con un unico obiettivo: prenderlo, vivo o morto“, afferma in un’intervista Sansonetti.
Il direttore solleva un problema che pochi hanno il coraggio anche solo di nominare: l’ingerenza della magistratura nella politica italiana. Colpa dei politici, incapaci di opporsi allo strapotere dei magistrati, che Sansonetti definisce vigliacchi “tremanti di paura davanti al potere di vita o di morte dei pm”. E Sansonetti spiega anche le ragioni di quest’ultimo attacco, ridicolo e umiliante, che imporrebbe una perizia psichiatrica a uno dei più grandi imprenditori italiani, nonché presidente di un partito politico: i pm vogliono stroncare la possibilità che Berlusconi possa diventare Presidente della Repubblica.
Non posso che essere d’accordo con Sansonetti. Nel corso degli anni abbiamo visto decine e decine di inchieste a orologeria, architettate ad arte per screditare personaggi e partiti politici. Dopo molti anni questi “super processi” finiscono in una bolla di sapone, ma il danno alle persone coinvolte resta per sempre. Sono moltissimi i politici bruciati nel tempo da quello che alcuni chiamano “il partito dei pm”, ma Silvio Berlusconi è da quasi trent’anni il bersaglio preferito delle Procure e questo Ruby ter è l’ennesima farsa, strascico di un processo dal quale il presidente di Forza Italia è stato assolto con formula piena.
E quando leggo o sento parlare del “partito dei pm”, un brivido mi corre sulla schiena, perché uno dei princìpi cardine della nostra Costituzione è quello della netta separazione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario. Diversamente, non ci può essere democrazia. Se ci sono magistrati che, per un calcolo politico, possono togliere di mezzo parlamentari regolarmente eletti, allora la sovranità popolare va in frantumi e la Costituzione diventa un libro di favole.