Benzina, cibo, materie prime… aumenta tutto non solo l’energia e le misure del governo non bastano ad impedire la chiusura delle aziende e l’impoverimento delle famiglie
Non avevamo ancora terminato di affrontare la pandemia e la crisi economica e sociale che si è portata appresso, che è arrivata addirittura una guerra a dare il colpo di grazia agli italiani. Lontana duemila chilometri, ma vicina abbastanza da coinvolgere tutti noi. Ora, sorvoliamo sulle questioni geopolitiche, economiche e storiche che sono in sospeso tra Ucraina e Russia, e concentriamoci sulle conseguenze che questo conflitto sta avendo e avrà sull’Italia. Partiamo naturalmente dal rincaro dell’energia che tutti, cittadini e aziende, abbiamo già potuto quantificare con le bollette che ci sono state recapitate. Il governo ha già stanziato molti miliardi per contenere gli aumenti, ma con scarsi risultati a giudicare dalle bollette che ci inviano i fornitori di gas ed energia elettrica. Il vero errore è stato renderci così dipendenti dal gas russo per mandare avanti le nostre città e la nostra economia. Dipendenza che è aumentata con la cosiddetta transizione verde che ci ha spinto ad accrescere la quota di energia prodotta dal gas, meno inquinante del petrolio. Ma ora col prezzo del gas alle stelle siamo costretti addirittura a riaprire le centrali a carbone destinate ad essere dismesse per la quantità di sostanze tossiche che emettono. Chi ci ha governato in Italia ha mancato di lungimiranza impedendo la realizzazione di infrastrutture e lo sfruttamento delle nostre risorse naturali per non scontentare quella minoranza che ha sempre detto No a tutto. Governi deboli e senza soluzioni che ci hanno trascinato in questo scenario da incubo. Tutte le aziende sono penalizzate dal costo dell’energia che porta aumenti a cascate delle materie prime e le imprese che intrattenevano rapporti con la Russia, e sono tante, sono ancora più colpite. E ricominciano le chiusure, i fallimenti, i licenziamenti e aumenta la povertà che si diffonde con la velocità del Covid in una spirale che può finire solo con la distruzione sociale ed economica dell’Italia.