La pandemia ci ha già messo in ginocchio, l’aumento del costo dell’energia ci darà il colpo di grazia
L’esercito russo minaccia di invadere l’Ucraina, l’Europa per ritorsione non autorizza l’apertura del nuovo gasdotto Nord Stream 2, la Russia per ritorsione della ritorsione chiude i rubinetti del gas. E una crisi lontana migliaia di chilometri fa raddoppiare le nostre bollette di gas e luce. Dunque è colpa di Putin se migliaia di aziende saranno costrette a chiudere per il costo insostenibile dell’energia. Ed è sempre colpa del presidente russo se milioni di italiani non riusciranno più ad arrivare alla fine del mese. No, la colpa è del governo italiano. Tutti gli analisti sapevano da tempo che il prezzo dell’energia sarebbe aumentato del 700%, ma la nostra politica non ha saputo ammortizzare questo rialzo e l’ha scaricato sui cittadini. Una pratica che va avanti da sempre, sia chiaro, ma in questo momento, dopo due anni di pandemia e con l’economia già allo stremo, per l’Italia sarà il colpo di grazia.
La transizione energetica verso forme di produzione sostenibili è la cosa giusta da fare, ma ci vorranno ancora molti anni prima di liberarci dei combustibili fossili. E nel frattempo? Il caro bollette è solo l’inizio dei problemi, perché l’aumento del costo dell’energia ha già fatto lievitare il prezzo di tutto il resto. Con queste premesse c’è solo uno scenario possibile: aziende che chiudono e ancora più italiani in povertà.
Per il governo questa è l’ultima chiamata: deve intervenire immediatamente coprendo per intero l’aumento del costo dell’energia. O il caro bollette darà l’ultima spinta a un Paese sull’orlo del baratro.